Il romanzo francese di formazione
Alberto Beretta Anguissola, Ludovica Cirrincione d’Amelio, Benedetta Craveri, Barbara Piqué
Alberto Beretta Anguissola
- Roma-Bari
- Laterza
- Collana: Manuali Laterza
- 2009
Tradizione vuole che il Wilhelm Meister di Goethe, pubblicato nel 1796, sia l’opera che ha inaugurato il romanzo di formazione, ma in Francia il genere occupa il centro della scena già dai primi del Settecento e fino al Novecento. Tanto che nell’Ottocento tutti i più grandi romanzi, o almeno quelli che alle generazioni successive sono parsi più rappresentativi, possono rientrare, per un verso o per l’altro, in questa categoria. Da Manon Lescaut a La Nouvelle Héloïse, da Le Rouge et le Noir a Illusions perdues, dall’Éducation sentimentale fino alla Recherche proustiana, un’équipe di esperti guida alla conoscenza del genere e ne traccia i confini, le caratteristiche, le regole, le eccezioni.
Indice
Introduzione
1. Nascita e trionfo di un genere – 2. Problemi di definizione – 3. Geografia e storia del romanzo di formazione – 4. Teorie della formazione
I. Il Seicento: romanzo di formazione, romanzo in formazione, romanzo formativo
1. Caratteri noti e terre ignote – 2. Romanzo in formazione, romanzo formativo – 3. Educazioni sentimentali.1 – 4. Illusioni perdute, illusioni ritrovate – 5. Educazioni sentimentali. 2
II. Il romanzo del Settecento: “cronaca di una vittoria”
1. Il romanzo di formazione morale – 2. Il romanzo di ascesa sociale e di iniziazione mondana – 3. L’ideologia libertina – 4. Alla scuola del sentimento – 5. L’utopia pedagogica di Rousseau – 6. Alla scoperta del peggiore dei mondi possibili – 7. Gli imperativi dell’Eros – 8. A scuola di pornografia – 9. Il desiderio perverso di Sade
III. L’Ottocento: la formazione come conoscenza, conquista o rifiuto della realtà
1. Dalla fuga alla rivolta – 2. Formazione e rivoluzione – 3. Stendhal e la pedagogia dell’amore – 4. Le molte ?formazioni? secondo Balzac – 5. Vigny e la terapia della disperazione – 6. Conversioni, confessioni, iniziazioni – 7. L’incesto formatore – 8. Vittime, «bohémiens», pazzi, falliti – 9. Rivoluzionari e arrivisti – 10. Preti spretati e duchi decadenti – 11. Cattivi maestri e giovani senza radici
IV. Il primo Novecento
1. Una Restaurazione innovatrice – 2. L’adolescenza perduta – 3. Un’ipotesi sul presente
Schede
I. «La Princesse de Clèves» di Mme de La Fayette (1678) – II. «Les Aventures de Télémaque» di Fénelon (1699 – III. «Manon Lescaut» dell’abbé Prévost (1731) – IV. «Les Égarements du coeur et de l’esprit» di Crébillon fils (1736-1738) – V. «Le Rouge et le Noir» di Stendhal (1830) – VI. «La Confession d’un enfant du siècle» di Musset (1836) – VII. «Illusions perdues» [IP] e «Splendeurs et misères des courtisanes» [SM] di Balzac (1837-1847) – VIII. «La Chartreuse de Parme» di Stendhal (1839) – IX. «L’Éducation sentimentale. Histoire d’un jeune homme» di Flaubert (1869) – X. «Bel-Ami» di Maupassant (1885) – XI. «À la recherche du temps perdu» di Proust (1913-1927)