Il giardino come macchina delle emozioni
Dall’antichità alla sostenibilità contemporanea

Vasto affresco sull’immaginario dei giardini nella cultura occidentale, dalle origini sino ai nostri giorni, il volume si concentra in particolare sull’epoca dei Lumi sfidando lo stereotipo che la vorrebbe sotto l’influenza della sola ragione. Sta al Settecento europeo, a partire dal modello inglese, ripensare il rapporto con la natura. In Francia, una vasta e complessa produzione di carattere teorico è all’origine di un vivace dibattito, ideologico ed estetico, che coinvolge tutte le componenti artistiche e culturali del secolo. Il volume disegna il quadro delle principali teorizzazioni (Watelet, Girardin, Ligne, Carmontelle), sottolineando l’elemento aptico che ne è alla base, e indaga l’immaginario caleidoscopico del giardino nella narrativa francese settecentesca. Il giardino diviene allora una macchina delle emozioni volta a interpretare la comparsa di nuove sensibilità che riguardano lo spazio, il tempo e la memoria. In particolare, le realizzazioni di Carmontelle, che introducono un radicale cambiamento di prospettiva, inaugurano una concezione prefilmica dello sguardo che arriva ai nostri giorni.
Lo sviluppo del significato storico-culturale, letterario, filosofico e sociale del giardino in relazione al nostro modo di vivere attuale porta a una ricerca che nel mettere in questione l’antropocene/capitalocene, ripensa drasticamente il ruolo dato alla natura negli ultimi decenni. Un appello a una nuova consapevolezza del nostro rapporto con la terra che congiunge diversi ambiti: dalla cultura paesaggistica alla letteratura e all’arte.
- Franca Franchi, L’immaginario dei giardini nella cultura occidentale
- 1. Dal giardino luogo della beatitudine al paesaggio settecentesco
- Il giardino dell’Eden
- Il giardino d’Amore
- Hortus conclusus e hortus deliciarum
- L’artificio e l’inganno: il giardino come terza natura
- La veduta a volo d’uccello
- I giardini di Versailles: la macchina delle emozioni
- Mappa del Paese della Tenerezza
- La dimora del NON SO CHE
- Il giardino nell’immaginario letterario e artistico dei philosophes settecenteschi
- L’influenza delle teorie inglesi della prima metà del Settecento: il giardino europeo come «paesaggio dipinto appeso alla parete»
- Il naufragio dell’ut pictura poësis nelle teorie inglesi della seconda metà del Settecento: la peculiare reazione francese
- 2. Teorie paesaggistiche francesi all’epoca dei Lumi: estetiche della modernità
- Claude-Henri Watelet, Essai sur les jardins, 1774
- René-Louis de Girardin vicomte d’Ermenonville, De la composition des paysages, ou Des moyens d’embellir la nature autour des habitations en joignant l’agréable à l’utile, 1777
- Romantique versus Romanesque
- Charles-Joseph prince de Ligne, Coup d’œil sur Belœil et sur une grande partie des jardins de l’Europe, 1795
- Carmontelle e il giardino-wunderkammer: Jardin de Monceau, près de Paris, appartenant à S. A. S. Mgr. le duc de Chartres, 1779; Les Quatre Saisons, 1798
- Conclusione. Ecologie visuali: biodiversità e sostenibilità contemporanee
- Francesca Pagani, Il giardino settecentesco tra emozione e illusione
- Una nuova teoria della conoscenza: scienza, estetica e letteratura all’esordio del Settecento
- Il «giardino da romanzo» nel primo Settecento: uno spazio teatrale
- Il giardino dell’azione e dell’emozione
- Lo stereotipo romanzesco del giardino
- Diderot e la topologia del giardino da romanzo
- Il giardino galante e libertino: il percorso della seduzione
- Il labirinto e il sogno: l’erranza del desiderio
- L’artificio e l’illusione
- Il gusto rococò e il giardino all’inglese
- L’utile, il piacevole e l’agromania di metà Settecento
- Il giardino pedagogico
- Il giardino terapeutico
- L’iscrizione e il giardino letterario
- Il giardino memoriale: gli avatars letterari di Ermenonville
- Il giardino sepolcrale e la fine dell’illusione
- Bibliografia
Franca Franchi è professoressa ordinaria di Letteratura francese presso l’Università degli Studi di Bergamo. La sua attività di ricerca si concentra sulle teorie, le strutture e i temi dell’immaginario nella letteratura, l’antropologia e le arti visive tra XVIII e XXI secolo.